sabato 18 dicembre 2010
Il dialogo con Burri, la sfida delle regole
In mostra a Mola di Bari una selezione di opere del maestro umbro a confronto con quelle di alcuni artisti contemporanei che ne proseguono la rivoluzione artistica: Aldo Bandinelli, Ada Costa, Ono Emiliani, Iginio Iurilli e Alfredo Quaranta
Dal 19 dicembre al 28 gennaio 2011, il Castello Angioino di Mola di Bari ospita la mostra intitolata “Una squisita indifferenza. Dialoghi con Alberto Burri”, a cura di Roberto Lacarbonara e Luca Arnaudo, organizzata dall’Associazione Culturale Entropie con il patrocinio del Ministero della Gioventù, della Regione Puglia e del Comune di Mola di Bari.
L’esposizione presenta una selezione di opere di Alberto Burri, nato a Città di Castello nel 1915 e morto a Nizza nel1995, messe a confronto con i lavori recenti di artisti italiani contemporanei, che si sono ispirati al linguaggio del maestro umbro, continuandone e rielaborandone il lavoro polimaterico e formale.
Il titolo della mostra, Una squisita indifferenza è una citazione al saggio critico di Kirk Varnedoe (già curatore del Museum of Modern Art di New York), che nel descrivere i percorsi dell’arte moderna e contemporanea, richiamava l’attenzione su di una lapide commemorativa della cittadina inglese di Rugby, su cui è scritto «Questa pietra commemora l’impresa di William Webb Ellis che, con una squisita indifferenza per le regole del calcio dell’epoca, prese la palla tra le braccia e si mise a correre, dando così origine alla peculiare caratteristica del gioco del rugby. A.D. 1823».Attraverso il riferimento all’immagine sportiva, Varnedoe sottolineava l’aspetto innovativo e, in un certo senso, audace dell’arte, la cui evoluzione deve porsi al di là del pensiero tradizionale e convenzionale. E «correre il rischio», dunque, sfidare le regole della collettività per proporne di nuove, fino a creare nuovi canoni estetici. Sotto quest’ottica, il titolo della mostra rende omaggio all’arte di Alberto Burri, nella sua qualità intrinseca e volontà di riscrittura delle logiche espressive dell’arte, che l’artista attua utilizzando materiali inusuali rispetto alla tradizione, in primo luogo, ma anche dando vita a combinazioni formali assolutamente originali, con tecniche innovative.
Tra le opere in mostra si ammira un nucleo significativo di lavori di grafica, inerenti ai cicli delle Combustioni, dei Cretti, dei Bianchi e Neri e delle Acqueforti. Opere, queste, che sono state assimilate e reinterpretate, così come tutto il percorso creativo dell’artista umbro, in una sorta di «proseguimento della rivoluzione artistica», da Aldo Bandinelli, Ada Costa, Ono Emiliani, Iginio Iurilli, Alfredo Quaranta.
L’itinerario espositivo si sviluppa, difatti, a partire dalle installazioni di Alfredo Quaranta, intitolate I libri morti e quel che resta di Babele, fino alla pittura di Ono Emiliani e alle sue Stuoie. Del pittore Aldo Bandinelli, si ammirano nuovi lavori del ciclo Natura critica, che richiamano i Bianchi e neri di Burri. Iginio Iurilli presenta due nuove sculture del ciclo Grovigli accanto alla scultura-installazione Io e il tempo. Accostata all’Acquaforte F di Burri è, infine, l’opera di Ada Costa, intitolata Grande Muro, in un affascinante gioco di contrasti tra gravità e leggerezza.
Il catalogo della mostra, pubblicato da Favia, presenta i testi dei curatori, dell’assessore regionale al Mediterraneo, Silvia Godelli, e dell’assessore alla Cultura di Mola di Bari.
da: Cultura Italia
Dal 19 dicembre al 28 gennaio 2011, il Castello Angioino di Mola di Bari ospita la mostra intitolata “Una squisita indifferenza. Dialoghi con Alberto Burri”, a cura di Roberto Lacarbonara e Luca Arnaudo, organizzata dall’Associazione Culturale Entropie con il patrocinio del Ministero della Gioventù, della Regione Puglia e del Comune di Mola di Bari.
L’esposizione presenta una selezione di opere di Alberto Burri, nato a Città di Castello nel 1915 e morto a Nizza nel1995, messe a confronto con i lavori recenti di artisti italiani contemporanei, che si sono ispirati al linguaggio del maestro umbro, continuandone e rielaborandone il lavoro polimaterico e formale.
Il titolo della mostra, Una squisita indifferenza è una citazione al saggio critico di Kirk Varnedoe (già curatore del Museum of Modern Art di New York), che nel descrivere i percorsi dell’arte moderna e contemporanea, richiamava l’attenzione su di una lapide commemorativa della cittadina inglese di Rugby, su cui è scritto «Questa pietra commemora l’impresa di William Webb Ellis che, con una squisita indifferenza per le regole del calcio dell’epoca, prese la palla tra le braccia e si mise a correre, dando così origine alla peculiare caratteristica del gioco del rugby. A.D. 1823».Attraverso il riferimento all’immagine sportiva, Varnedoe sottolineava l’aspetto innovativo e, in un certo senso, audace dell’arte, la cui evoluzione deve porsi al di là del pensiero tradizionale e convenzionale. E «correre il rischio», dunque, sfidare le regole della collettività per proporne di nuove, fino a creare nuovi canoni estetici. Sotto quest’ottica, il titolo della mostra rende omaggio all’arte di Alberto Burri, nella sua qualità intrinseca e volontà di riscrittura delle logiche espressive dell’arte, che l’artista attua utilizzando materiali inusuali rispetto alla tradizione, in primo luogo, ma anche dando vita a combinazioni formali assolutamente originali, con tecniche innovative.
Tra le opere in mostra si ammira un nucleo significativo di lavori di grafica, inerenti ai cicli delle Combustioni, dei Cretti, dei Bianchi e Neri e delle Acqueforti. Opere, queste, che sono state assimilate e reinterpretate, così come tutto il percorso creativo dell’artista umbro, in una sorta di «proseguimento della rivoluzione artistica», da Aldo Bandinelli, Ada Costa, Ono Emiliani, Iginio Iurilli, Alfredo Quaranta.
L’itinerario espositivo si sviluppa, difatti, a partire dalle installazioni di Alfredo Quaranta, intitolate I libri morti e quel che resta di Babele, fino alla pittura di Ono Emiliani e alle sue Stuoie. Del pittore Aldo Bandinelli, si ammirano nuovi lavori del ciclo Natura critica, che richiamano i Bianchi e neri di Burri. Iginio Iurilli presenta due nuove sculture del ciclo Grovigli accanto alla scultura-installazione Io e il tempo. Accostata all’Acquaforte F di Burri è, infine, l’opera di Ada Costa, intitolata Grande Muro, in un affascinante gioco di contrasti tra gravità e leggerezza.
Il catalogo della mostra, pubblicato da Favia, presenta i testi dei curatori, dell’assessore regionale al Mediterraneo, Silvia Godelli, e dell’assessore alla Cultura di Mola di Bari.
da: Cultura Italia
mercoledì 15 dicembre 2010
martedì 14 dicembre 2010
Movimento di Responsabilità Nazionale
Più che un simbolo, una filosofia di vita. Il Movimento di Responsabilità Nazionale, nato pochi giorni fa da uno strappo con l’Italia dei Valori, si è presentato con un marchio inequivocabile. Graficamente, è una versione tricolore del simbolo del taoismo, lo Yin e lo Yang. Praticamente, se non ci fosse scritto il nome del Movimento, potrebbe diventare benissimo il simbolo delle comunità cinesi in Italia, o degli italiani in Cina. Invece è la sintesi dinamica delle tre correnti di pensiero cui fanno riferimento i fondatori (pensate, è il primo gruppo politico che appena nato ha già tre correnti, tante quanti sono gli iscritti): verde di speranza per la nuova vita Domenico Scilipoti (ex Idv), rosso per l’imbarazzo Massimo Calearo (proveniente dal Pd), e in mezzo una spruzzatina di bianco che non guasta mai con Bruno Cesario (ex Margherita, ex Pd, ex Api).
Secondo la leggenda, il simbolo dello Yin e dello Yang fu inventato nell’antica Cina da un eremita che un giorno si fermò a osservare due girini, uno bianco e uno nero, mentre si rincorrevano in tondo in una pozza d’acqua. Il saggio ebbe un’illuminazione: quel movimento, quell’alternanza continua fra il girino bianco e il girino nero, fra principi opposti, è ciò che ha dato origine all’universo. Così volle disegnare i due girini inscrivendoli in un cerchio che rappresenta il vuoto originario o Wu-Chi. Allo stesso modo, sembrerebbe che i nostri girelloni vogliano riempire il vuoto politico con un po’ di movimento (ma che sia un movimento responsabile!): la giusta alternanza fra sinistra, centro e nuova destra. Pronti a cambiare continuamente nonostante la scritta “Movimento” tagli orizzontalmente il simbolo dando l’impressione di fermarlo.
Questa soluzione grafica non può essere casuale. Potrebbe significare che sono capaci di rovesciare continuamente le loro posizioni politiche. E che, quando queste diventassero proprio difficili da sostenere, sono capaci perfino di fermarsi (responsabilmente!). E che infine, somma abilità taoista, sono capaci di fermarsi dando anche l’impressione di essere ancora in movimento. Se non fosse già stato adottato da questo gruppo, sarebbe il simbolo perfetto per i voltagabbana. Anche quella è una filosofia di vita.
Secondo la leggenda, il simbolo dello Yin e dello Yang fu inventato nell’antica Cina da un eremita che un giorno si fermò a osservare due girini, uno bianco e uno nero, mentre si rincorrevano in tondo in una pozza d’acqua. Il saggio ebbe un’illuminazione: quel movimento, quell’alternanza continua fra il girino bianco e il girino nero, fra principi opposti, è ciò che ha dato origine all’universo. Così volle disegnare i due girini inscrivendoli in un cerchio che rappresenta il vuoto originario o Wu-Chi. Allo stesso modo, sembrerebbe che i nostri girelloni vogliano riempire il vuoto politico con un po’ di movimento (ma che sia un movimento responsabile!): la giusta alternanza fra sinistra, centro e nuova destra. Pronti a cambiare continuamente nonostante la scritta “Movimento” tagli orizzontalmente il simbolo dando l’impressione di fermarlo.
Questa soluzione grafica non può essere casuale. Potrebbe significare che sono capaci di rovesciare continuamente le loro posizioni politiche. E che, quando queste diventassero proprio difficili da sostenere, sono capaci perfino di fermarsi (responsabilmente!). E che infine, somma abilità taoista, sono capaci di fermarsi dando anche l’impressione di essere ancora in movimento. Se non fosse già stato adottato da questo gruppo, sarebbe il simbolo perfetto per i voltagabbana. Anche quella è una filosofia di vita.
L'Italia e il restauro del Magnifico Cratere. Capolavori del Museo nazionale di Belgrado"
Inaugurata la mostra "L'Italia e il restauro del Magnifico Cratere. Capolavori del Museo nazionale di Belgrado"
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inaugurato, nella sala delle Bandiere del Palazzo del Quirinale, la mostra 'L'Italia e il restauro del Magnifico Cratere. Capolavori del Museo nazionale di Belgrado' che sarà aperta al pubblico da sabato 11 dicembre 2010 a domenica 6 febbraio 2011.
"Ospitando nelle Sale delle Bandiere del Palazzo la mostra 'L'Italia e il restauro del Magnifico Cratere. Capolavori del Museo nazionale di Belgrado' - scrive il Capo dello Stato nell'introduzione al catalogo - la Presidenza della Repubblica italiana rende omaggio alla collaborazione culturale con la Serbia e celebra una volta in più l'eccellenza del restauro italiano".
La mostra celebra il restauro da parte degli studiosi e dei tecnici della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma del 'Magnifico Cratere' di Trebenište proveniente dalla collezione di antichità greche del Museo nazionale di Belgrado.
"Il lavoro svolto dai nostri restauratori ha consentito al 'Magnifico Cratere' - prosegue il Presidente Napolitano nell'introduzione al catalogo - di ritrovare il suo antico splendore; inoltre le ricerche condotte su questo straordinario reperto hanno permesso di stabilirne la provenienza greca e di ancorarlo all'antica civiltà mediterranea. Appare così che insieme all'Italia, le terre dell'odierna Serbia hanno svolto un ruolo importante nella diffusione verso l'Europa del messaggio civilizzatore del mondo classico".
Erano presenti il Ministro della Cultura della Repubblica di Serbia, Nebojsa Bradić, il Sottosegretario di Stato per i Beni e le Attività Culturali, Francesco Maria Giro, l'Ambasciatore della Repubblica di Serbia a Roma, Sanda Rasković-Ivić, l'Ambasciatore d'Italia a Belgrado, Armando Varricchio, il Direttore del Museo Nazionale di Belgrado, Tatjana Cvjetićanin, il Sindaco di Padova, Flavio Zanonato, il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Antonio Finotti e il Presidente di Civita Servizi, Luigi Abete.
"Ospitando nelle Sale delle Bandiere del Palazzo la mostra 'L'Italia e il restauro del Magnifico Cratere. Capolavori del Museo nazionale di Belgrado' - scrive il Capo dello Stato nell'introduzione al catalogo - la Presidenza della Repubblica italiana rende omaggio alla collaborazione culturale con la Serbia e celebra una volta in più l'eccellenza del restauro italiano".
La mostra celebra il restauro da parte degli studiosi e dei tecnici della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma del 'Magnifico Cratere' di Trebenište proveniente dalla collezione di antichità greche del Museo nazionale di Belgrado.
"Il lavoro svolto dai nostri restauratori ha consentito al 'Magnifico Cratere' - prosegue il Presidente Napolitano nell'introduzione al catalogo - di ritrovare il suo antico splendore; inoltre le ricerche condotte su questo straordinario reperto hanno permesso di stabilirne la provenienza greca e di ancorarlo all'antica civiltà mediterranea. Appare così che insieme all'Italia, le terre dell'odierna Serbia hanno svolto un ruolo importante nella diffusione verso l'Europa del messaggio civilizzatore del mondo classico".
Erano presenti il Ministro della Cultura della Repubblica di Serbia, Nebojsa Bradić, il Sottosegretario di Stato per i Beni e le Attività Culturali, Francesco Maria Giro, l'Ambasciatore della Repubblica di Serbia a Roma, Sanda Rasković-Ivić, l'Ambasciatore d'Italia a Belgrado, Armando Varricchio, il Direttore del Museo Nazionale di Belgrado, Tatjana Cvjetićanin, il Sindaco di Padova, Flavio Zanonato, il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Antonio Finotti e il Presidente di Civita Servizi, Luigi Abete.
lunedì 13 dicembre 2010
Le mostre della settimana
AOSTA
Il coraggio fa l’artista
Raccontare il coraggio: è quello che propone la mostra messa in piedi, con la propria collezione, dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino (Il coraggio, Aosta, Centre Saint-Bénin, fino all’8/5, tel. 0165.2744.01). Un viaggio intrigante attraverso l’arte di oggi, da Cattelan alla Hatoum
PORDENONE
Corrado Cagli, ritratto di maestro
Il progetto dell’esposizione di Pordenone (Corrado Cagli e il suo magistero, Parco, fino al 30/1, tel. 0434.39.29.16) è quello di mettere in relazione Cagli (1910-1976) con altri suoi contemporanei come Capogrossi o Leoncillo, soffermandosi in particolare sul periodo compreso tra gli anni Trenta e i Sessanta
AREZZO
Il Novecento di Venturi
Oltre cento lavori: questo il percorso di Visioni parallele (Arezzo, Galleria Comunale di Arte Contemporanea, fino al 9/1, tel. 0575.37.75.00) che ripercorre la vicenda artistica di Venturino Venturi, 1918-2002 («uno degli ultimi grandi scultori del XX secolo»), riscoprendo capolavori come «Minatore» o «Ventre»
ROMA
Teotihuacan, civiltà e mito
Viene definito il più importante progetto espositivo finora «completamente dedicato» alla civiltà precolombiana di Teotihuacan (La Città degli Dei, Roma, Palazzo delle Esposizioni, fino al 27/1, tel. 06.68.30.10.87): oltre 300 le opere, dai resti monumentali alle terrecotte dipinte e intarsiate
PARIGI
De Nittis, italiano di Francia
Giuseppe De Nittis, 1846-1884, è stato tra i più importanti pittori italiani della seconda metà del XIX secolo. A lui (nato a Barletta) e poi emigrante di successo, la Francia dedica ora una mostra (Giuseppe De Nittis, Petit Palais, fino al 16/1, tel.+33.143.40.00) con un gruppo di opere da tutto il mondo
Il coraggio fa l’artista
Raccontare il coraggio: è quello che propone la mostra messa in piedi, con la propria collezione, dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino (Il coraggio, Aosta, Centre Saint-Bénin, fino all’8/5, tel. 0165.2744.01). Un viaggio intrigante attraverso l’arte di oggi, da Cattelan alla Hatoum
PORDENONE
Corrado Cagli, ritratto di maestro
Il progetto dell’esposizione di Pordenone (Corrado Cagli e il suo magistero, Parco, fino al 30/1, tel. 0434.39.29.16) è quello di mettere in relazione Cagli (1910-1976) con altri suoi contemporanei come Capogrossi o Leoncillo, soffermandosi in particolare sul periodo compreso tra gli anni Trenta e i Sessanta
AREZZO
Il Novecento di Venturi
Oltre cento lavori: questo il percorso di Visioni parallele (Arezzo, Galleria Comunale di Arte Contemporanea, fino al 9/1, tel. 0575.37.75.00) che ripercorre la vicenda artistica di Venturino Venturi, 1918-2002 («uno degli ultimi grandi scultori del XX secolo»), riscoprendo capolavori come «Minatore» o «Ventre»
ROMA
Teotihuacan, civiltà e mito
Viene definito il più importante progetto espositivo finora «completamente dedicato» alla civiltà precolombiana di Teotihuacan (La Città degli Dei, Roma, Palazzo delle Esposizioni, fino al 27/1, tel. 06.68.30.10.87): oltre 300 le opere, dai resti monumentali alle terrecotte dipinte e intarsiate
PARIGI
De Nittis, italiano di Francia
Giuseppe De Nittis, 1846-1884, è stato tra i più importanti pittori italiani della seconda metà del XIX secolo. A lui (nato a Barletta) e poi emigrante di successo, la Francia dedica ora una mostra (Giuseppe De Nittis, Petit Palais, fino al 16/1, tel.+33.143.40.00) con un gruppo di opere da tutto il mondo
Charlotte Bonaparte (1802-1839). Une pricesse artiste
Data Inizio:20 ottobre 2010
Data Fine: 10 gennaio 2011
Luogo: Parigi, presso il Musée National du Château de Malmaison
Sito Web: http://www.chateau-malmaison.fr/
Data Inizio:20 ottobre 2010
Data Fine: 10 gennaio 2011
Luogo: Parigi, presso il Musée National du Château de Malmaison
Sito Web: http://www.chateau-malmaison.fr/
Goti e Longobardi a Chiusi
Data Inizio:28 ottobre 2010
Data Fine: 31 marzo 2011
Costo del biglietto: 4,00 euro
Luogo: Chiusi, Museo Nazionale Etrusco di Chiusi
Orario: tutti i giorni 9.00-20.00
Telefono: 0578-20177
Data Inizio:28 ottobre 2010
Data Fine: 31 marzo 2011
Costo del biglietto: 4,00 euro
Luogo: Chiusi, Museo Nazionale Etrusco di Chiusi
Orario: tutti i giorni 9.00-20.00
Telefono: 0578-20177
Pietro Cascella al Planetario. I segreti del cielo
Data Inizio:17 dicembre 2010
Data Fine: 20 marzo 2011
Costo del biglietto: 7,00 euro; Per informazioni 06.39967700
Luogo: Roma, Museo Nazionale Romano Aula ottagona, ex Planetario delle Terme di Diocleziano
Orario: dalle 9.00 alle 19.45, chiuso il lunedì
Sito Web: http://archeoroma.beniculturali.it/
Data Inizio:17 dicembre 2010
Data Fine: 20 marzo 2011
Costo del biglietto: 7,00 euro; Per informazioni 06.39967700
Luogo: Roma, Museo Nazionale Romano Aula ottagona, ex Planetario delle Terme di Diocleziano
Orario: dalle 9.00 alle 19.45, chiuso il lunedì
Sito Web: http://archeoroma.beniculturali.it/
CHARDIN. Il pittore del silenzio
Data Inizio:17 ottobre 2010
Data Fine: 30 gennaio 2011
Luogo: Ferrara, Palazzo dei Diamanti
Orario: tutti i giorni, feriali e festivi, lunedì incluso, dalle 9.00 alle 19.00
Telefono: 0532.244949
Sito Web: http://www.palazzodiamanti.it
Data Inizio:17 ottobre 2010
Data Fine: 30 gennaio 2011
Luogo: Ferrara, Palazzo dei Diamanti
Orario: tutti i giorni, feriali e festivi, lunedì incluso, dalle 9.00 alle 19.00
Telefono: 0532.244949
Sito Web: http://www.palazzodiamanti.it
Il restauro dei Bronzi di Riace è aperto al pubblico
Data Inizio:12 marzo 2010
Data Fine: 12 marzo 2011
Costo del biglietto: visita guidata gratuita
Prenotazione: Facoltativa; Telefono prenotazioni: visite guidate al Laboratorio e alla mostra numero verde 800985164
Luogo: Reggio di Calabria, Palazzo Campanella, Sede del Consiglio regionale
Orario: tutti i giorni (domenica compresa) dalle ore 9.00 alle 19.30
Sito Web: http://www.bronzidiriace.org
Data Inizio:12 marzo 2010
Data Fine: 12 marzo 2011
Costo del biglietto: visita guidata gratuita
Prenotazione: Facoltativa; Telefono prenotazioni: visite guidate al Laboratorio e alla mostra numero verde 800985164
Luogo: Reggio di Calabria, Palazzo Campanella, Sede del Consiglio regionale
Orario: tutti i giorni (domenica compresa) dalle ore 9.00 alle 19.30
Sito Web: http://www.bronzidiriace.org
Du corps aux étoiles, la médecine ancienne
Data Inizio:30 ottobre 2010
Data Fine: 30 gennaio 2011
Luogo: Ginevra, presso il Museo della Fondation Martin Bodmer
Sito Web: http://www.fondationbodmer.org/
Data Inizio:30 ottobre 2010
Data Fine: 30 gennaio 2011
Luogo: Ginevra, presso il Museo della Fondation Martin Bodmer
Sito Web: http://www.fondationbodmer.org/
Archivi da bere e da mangiare
Data Inizio:13 dicembre 2010
Data Fine: 31 gennaio 2011
Costo del biglietto:
Prenotazione: Nessuna
Luogo: Trieste, Archivio di Stato di Trieste
Orario: lunedì e giovedì 12.30-17.30, martedì, mercoledì, venerdì e sabato 9.00-13.30
Telefono: 040390020
Fax: 0409380033
E-mail: as-ts@beniculturali.it
Data Inizio:13 dicembre 2010
Data Fine: 31 gennaio 2011
Costo del biglietto:
Prenotazione: Nessuna
Luogo: Trieste, Archivio di Stato di Trieste
Orario: lunedì e giovedì 12.30-17.30, martedì, mercoledì, venerdì e sabato 9.00-13.30
Telefono: 040390020
Fax: 0409380033
E-mail: as-ts@beniculturali.it
Proverbi e modi di dire
"Una sera a casa mia in conversazione con un docente" Tratto dall'articolo: Proverbi e modi di dire - Tavola rotonda con dibattito tenuta dalla Prof.ssa Marisa Villani Santamaria - Rutigliano, Aprile 2010
Diana Spencer uno spirito inquieto di Antonia Bonomi
"Una sera a casa mia in conversazione con un docente" Tratto dall'articolo: Diana Spencer uno spirito inquieto di Antonia Bonomi - Tavola rotonda con dibattito tenuta dalla Prof.ssa Marisa Villani Santamaria - Monopoli, febbraio 2010
"Una sera a casa mia in conversazione con un docente" Tratto dall'articolo: Diana Spencer uno spirito inquieto di Antonia Bonomi - Tavola rotonda con dibattito tenuta dalla Prof.ssa Marisa Villani Santamaria - Monopoli, febbraio 2010
Pittore, se vuoi la fama diventa mediocre di Luca Beatrice
"Una sera a casa mia in conversazione con un docente" Tratto dall'articolo: Pittore, se vuoi la fama diventa mediocre di Luca Beatrice - Tavola rotonda con dibattito tenuta dalla Prof.ssa Marisa Villani Santamaria - Mola di Bari, gennaio 2010
"Una sera a casa mia in conversazione con un docente" Tratto dall'articolo: Pittore, se vuoi la fama diventa mediocre di Luca Beatrice - Tavola rotonda con dibattito tenuta dalla Prof.ssa Marisa Villani Santamaria - Mola di Bari, gennaio 2010
Teoria del complotto del Nuovo Ordine Mondiale
"Una sera a casa mia in conversazione con un docente" Tratto dall'articolo: Teoria del complotto del Nuovo Ordine Mondiale - Tavola rotonda con dibattito tenuta dalla Prof.ssa Marisa Villani Santamaria - Busto Arsizio, 0ttobre 2009
"Una sera a casa mia in conversazione con un docente" Tratto dall'articolo: Teoria del complotto del Nuovo Ordine Mondiale - Tavola rotonda con dibattito tenuta dalla Prof.ssa Marisa Villani Santamaria - Busto Arsizio, 0ttobre 2009
Wise Society | Fare della propria casa un salotto culturale
Gli articoli più belli raccolti e selezionati nel Web da Marisa Villani
Gli articoli più belli raccolti e selezionati nel Web da Marisa Villani
domenica 12 dicembre 2010
La Pinacoteca Provinciale "Corrado Giaquinto" di Bari
Gli articoli più belli raccolti e selezionati nel Web da Marisa Villani
Gli articoli più belli raccolti e selezionati nel Web da Marisa Villani
Beppe Vacca
In onore dei 70 anni di Beppe Vacca di Alfredo Reichlin
Gli articoli più belli raccolti e selezionati nel Web da Marisa Villani
Gli articoli più belli raccolti e selezionati nel Web da Marisa Villani
Iscriviti a:
Post (Atom)